Dr Umberto Valentinotti

Chirurgia e traumatologia della mano e dell'arto superiore

Frattura dello scafoide

trattamento precoce funzionale chirurgico miniinvasivo negli atleti: esperienza nei ciclisti e nei triathleti


Il polso è una articolazione complessa, costituita dal radio e una da una parte e  da otto piccole ossa disposte su due filiere.
Nel
triathlon tale articolazione è a rischio di traumatismo in particolare nella frazione di bicicletta e nella frazione della corsa, in quanto cadute accidentali con le mani protese in avanti atte a proteggere il volto, possono provocare lesioni a tale livello.

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La doppia filiera delle ossa carpali è fondamentale per dare una mobilità, una continuità tra l'avambraccio e la mano, allo stesso tempo una stabilità complessiva importante nelle gestualità quotidiane ed in quelle sportive o lavorative.
Lo scafoide si trova nella prima filiera del carpo situato ed è strategico per la mobilità e stabilità del polso. E' il cardine principale del polso, responsabile dei sincronismi e dei movimenti omogenei del carpo.

Se lo scafoide è diviso in due o più parti,  (fratture recenti o inveterate) si crea una dissociazione dei movimenti della prima e della seconda filiera, questo squilibrio se non corretto  porta ad una degenerazione artrosica dolorosa nel  corso degli anni successivi .

Le fratture dello scafoide devono essere ricercate con attenzione su ogni trauma al polso, se trattata precocemente la frattura dello scafoide ha un grado di guarigione nettamente + elevato.

In un trauma di polso è pertanto fondamentale effettuare le radiografie con proiezioni mirate x scafoide, ma non bisogna fermarsi al primo approccio in pronto soccorso. Spesso le radiografie iniziali appaiono negative, sia per la morfologia ossea sia a volte per la proiezione radiologica non idonea. In caso di persistenza del dolore e di sospetto clinico, è necessario ripetere una rx a distanza di 10-15 gg oppure effettuare una tac di controllo mirata.

Infatti il rischio di misconoscere una frattura è elevato, la frattura va incontro ad una non guarigione (pseudoartrosi) creando importanti problematiche nel trattamento 

Il tipo e la sede di frattura, le lesioni eventualmente associate, determinano il trattamento.
Le fratture ad alto rischio di non consolidazione sono le fratture del polo prossimale, ossia di quella porzione direttamente a contatto con il radio; questo è dovuto al tipo di vascolarizzazione sfavorevole di questa parte dell'osso, che comporta anche un rischio di necrosi ossea locale (una porzione dell'osso non viene + vascolarizzata)
Per le fratture scomposte sicuramente è indicata una riduzione aperta ed una stabilizzazione con vite, seguita da un periodo di immobilizzazione relativamente corto, che dipende da vari fattori, sia legate alla morfologia della frattura sia legate all'accesso chirurgico.
Le fratture composte dei ragazzi vengono trattate con stecca ed apparecchio gessato
Il trattamento delle fratture composte degli adulti, prevede sia  un trattamento conservativo con gesso sia un trattamento chirurgico
Il trattamento conservativo deve essere prolungato con gessi e tutori fino a 3- 4 mesi, questo prevede pertanto una sospensione completa dell'attività lavorativa e sportiva del soggetto con un tasso di consolidazione + basso di quello chirurgico
Il trattamento chirurgico se effettuato in maniera idonea e precisa, prevede l'utilizzo di un mezzo di sintesi (vite), che  solidarizza la frattura e permette un precoce rientro sia al lavoro che in bicicletta, a volte ancora prima della rimozione dei punti.

Quale rischio hanno le fratture dello scafoide?
due tipi di rischi in generale, legati sia alla morfologia della frattura sia al trattamento non idoneo
La pseudoartrosi, ossia la mancata consolidazione della frattura dovuta:
• tipologia della frattura e vascolarizzazione locale critica 
• ad una diagnosi misconosciuta inizialmente (magari di un trauma banalizzato di alcuni mesi o anni prima)
• ad un trattamento non idoneo (app gessato protratto per lungo tempo, mezzi di sintesi non posizionati in maniera idonea
Osteonecrosi del polo prossimale dello scafoide, dovuta principalmente alla sede della frattura con distacco di una porzione ossea non vascolarizzata
La loro evoluzione nel giro di 10 -15 anni è verso una artrosi precoce del polso
Il trattamento delle pseudoartrosi e delle necrosi ossea, prevede l'utilizzo di varie tecniche con risultati variabili e non sempre efficaci (innesti di osso con stabilizzazione con mezzi di sintesi, spaziatori biologici o protesi per polo prossimale….), comportando in molti casi a distanza di anni a trattamenti palliativi particolari (artrosi, resezione della prima filiera, protesizzazione&hellipWinking

al termine della nostra chiacchierata pertanto è fondamentale dopo un trauma del polso recarsi in un centro di chirurgia della mano specialistico, atto ad effettuare una buona diagnosi ed un trattamento congruo, che se effettuato fin da subito permette al ciclista amatoriale e professionista un rapido rientro alla propria attività

INTERVISTA ad Elvio Bestetti 
Raccontaci in breve di te:
Ho 45 anni e sono un  ciclista dall’età di 20 anni, ho sempre gareggiato a livello amatoriale.
e durante un percorso di allenamento…
si mi sono trovato ad essere investito da una autovettura e per mia fortuna ho riportato solamente un trauma al polso destro, oltre alle varie abrasioni classiche per un ciclista o triatleta
portato in un pronto soccorso della brianza mi avevano detto che dovevo tenere un gesso per  3 mesi,  e che passato tale periodo, dovevano verificare se la Calcificazione fosse avvenuta correttamente.
Diversamente, mi avrebbero dovuto operare. Non potendo restare fermo x così tanto tempo sia per la mia attività sportiva sia per il mio lavoro, tramite un amico ciclista, mi sono rivolto presso il servizio di chirurgia della mano di Niguarda,   dove il Dr Valentinotti, responsabile del servizio, mi ha proposto subito un intervento miniinvasivo. 
pertanto...
accettatto l'intervento sono stato oerpato e dimesso in giornata solamente con un bendaggio di protezione 
Il primo giro in bici sui rulli dopo soli sei giorni e la prima uscita (100 km) su strada dopo soli 11 giorni  (con ancora i 3 punti) portando  un  tutore semi-rigido.
La prima gara dopo un mese.
come consiglio ai tuoi colleghi triatleti e ciclisti…
Auguro ai colleghi ciclisti di non essere mai investiti! Ma se per disgrazia, dovessero subire un trauma al polso, il mio consiglio è  di  non sottovalutarlo e di rivolgersi ad un centro specialistico di chirurgia della mano, come nel mio caso quello di Niguarda
Il tempo di recupero per una frattura di scafoide semplice trattato in maniera idonea è velocissimo da assolutamente consigliare

parole chiave
scafoide: osso del polso, fondamentale nella cinematica
pseudoartrosi: mancata consolidazione di un osso perdurante da oltre 1 anno
necrosi ossea: osso non vitale
osteosintesi: trattamento di una frattura mediante mezzi di sintesi ( in questo caso vite)